martedì 18 dicembre 2012

Al Sindaco del Comune di Gorizia Dott. Ettore Romoli Comune di Gorizia INTERROGAZIONE L’onere di amministrazione di una comunità e, conseguentemente, la gestione del denaro pubblico, implicano precise responsabilità sociali, in particolar modo a tutela delle fasce più deboli. Il concetto trova drammatica urgenza in una fase come quella che stiamo vivendo, dove risorse pubbliche già carenti vengono ulteriormente tagliate in nome di una spending review che spesso nell’intento di razionalizzare costi inutili finisce per cancellare servizi essenziali e costringe i cittadini a sacrifici su sacrifici; ed a maggior ragione in un’area in cui si registrano da anni chiusure di imprese, precarietà e perdita di posti di lavoro. Ho letto attentamente il rapporto tratto dalla Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi 2012 (documento ufficiale redatto dagli organi comunali), in cui si evidenziano i problemi del welfare: la riduzione di personale a fronte di un aumento delle prestazioni richieste, l’insostenibilità dei carichi di lavoro, la carenza di risorse per i servizi delle strutture socio-assistenziali e per l’espletamento delle politiche sociali proprie del comune (contributi alla natalità, abbattimento canoni di locazione, superamento barriere architettoniche, accoglimento minori stranieri, ricoveri per anziani, accoglimento adulti multiproblematici, potenziamento interventi domiciliari, contributi per nuclei familiari in difficoltà, interventi strutturali al centro Lenassi, rafforzamento servizi scolastici di trasporto e ristorazione). In questo quadro trovo inaccettabili e fuori luogo le parole dell’assessore Ziberna circa i festeggiamenti di Natale e Capodanno, apparse sui quotidiani del 12 dicembre: “se un po’ ovunque si taglia, noi invece manteniamo tutto e rilanciamo”; “chi verrà a Gorizia saprà che qui, a differenza di quanto succede altrove, lo spirito natalizio e la voglia di passare del tempo in allegria non mancheranno”. Sono uno schiaffo alla dignità delle persone che versano in condizioni di reale indigenza (per la realtà di Gorizia si parla di 1.600 soggetti ricorsi agli aiuti della Caritas nell’ultimo anno; la fonte è l’assessore Romano in un articolo comparso nei giorni successivi). Sono parole che ricordano in modo inquietante l’infelice affermazione di berlusconiana memoria che solo poco più di un anno fa negava l’esistenza di una crisi economica sostenendo che i ristoranti erano comunque pieni. Ritengo che destinare 160.000 euro di risorse pubbliche alla festa di fine anno, in uno scenario così difficile sia una bestemmia. Perché in tempi come questi lo spettacolo pirotecnico più grande della regione (come pomposamente sottolineato dall’assessore) andava tranquillamente lasciato ad altri; così come la mera riproposizione di una manifestazione molto consumistica e poco culturale che, se pure registra un buon successo di pubblico, alla fine gonfia le tasche degli espositori (spesso non goriziani) e ripaga la visibilità del sindaco e degli organizzatori, ma sul territorio lascia ben poco oltre al cumulo di immondizie del giorno dopo. Sia chiaro che non sono contro la festa; ma questa deve essere un diritto di tutti, anche di chi non riesce a gioirne perché il giorno dopo deve preoccuparsi di come scaldarsi, di come mandare a scuola i figli, se non addirittura di cosa mettere nel piatto. Ecco perché avrei preferito che fossero destinate maggiori risorse ai temi sociali, consentendo una festa certamente meno scintillante, ma probabilmente più duratura e condivisa. E per questo, l’affermazione “anziché tagliare, manteniamo e rilanciamo” avrei voluto sentirla da parte di qualche altro assessorato, in primis il welfare (per le emergenze di cui sopra), o le attività produttive (per interventi a sostegno del lavoro), o l’ambiente-protezione civile (per le iniziative più volte promesse, casette dell’acqua, sistemazione del territorio, investimenti in risparmio energetico), o anche dallo stesso assessore Ziberna, ma per finalità ben più nobili (iniziative culturali di livello, sostegno al volontariato). Penso che i cittadini desiderino un sindaco capace di guidare le scelte di quest’amministrazione con una finalità più responsabile e con un atteggiamento più sobrio e consono al quadro economico e sociale. Soprattutto più oculato, alla luce dei tagli effettuati in diversi altri campi, a fronte dell’ approssimazione con cui è riuscito a farsi sfuggire i contributi per l’edilizia scolastica, e della pessima gestione dei lavori pubblici, ad oggi bloccati (Via Diaz), incompleti o già fatiscenti subito dopo le affrettate inaugurazioni (Piazza Vittoria, Palasport) o con costi in continuo aumento (ascensore del castello). Chiedo pertanto al sindaco, già dichiaratosi pronto ad aumentare le tasse, di giustificare tali scelte di indirizzo, non solo al Consiglio, ma soprattutto ai cittadini che quotidianamente denunciano le carenze dei servizi, alle associazioni che si vedono tagliare i contributi, e alle realtà economiche che troppo spesso non trovano risposte adeguate. Chiedo inoltre, alla luce dell’ulteriore stanziamento di 1,5 milioni di euro di denaro pubblico da parte della Regione per l’ascensore del castello, di conoscere di quanto siano aumentati i costi di realizzazione di un’opera che, va ricordato, non era assolutamente una priorità, e che una volta completata è destinata a gravare ulteriormente il bilancio comunale con ingenti costi di gestione. Gorizia, 17/12/2012 ____________________________ STEFANO ABRAMI Italia dei Valori

mercoledì 28 novembre 2012

Al Sindaco del Comune di Gorizia INTERROGAZIONE Dopo anni di oblio finalmente per l’aeroporto di Merna esistono reali possibilità di sviluppo e di un utilizzo sempre più dinamico come infrastruttura dedicata al volo da diporto e sportivo. Il rinnovamento dei vertici societari, l’interesse di alcune società attive nel settore aeronautico (la ditta Pipistrel in primis, con il tenace e costante impegno del suo rappresentante in Italia) di costruire una struttura produttiva all’interno dell’area aeroportuale, l’avvio del completamento del collegamento autostradale sono fattori che, finalmente, hanno riportato al centro del dibattito il destino e la riqualificazione dell’area. Diversi sono gli obiettivi: · rilancio dell’attività aeroportuale in senso stretto (aero club, paracadutismo, traffico privato amatoriale e commerciale) · sviluppo di un polo produttivo aeronautico, con investimenti ulteriori nelle subforniture e nell’indotto, in particolare con il recupero funzionale degli insediamenti produttivi dismessi della zona industriale adiacente l’area aeroportuale · ristrutturazione e valorizzazione degli immobili esistenti nell’area, con l’arricchimento dell’offerta di servizi · implementazione e ottimizzazione delle infrastrutture circostanti, con il completamento del collegamento autostradale e l’utilizzo delle strutture dell’autoporto In tale contesto, e considerando l’attuale situazione non ancora consolidatasi da un punto di vista industriale, appare veramente sconcertante che il preposto ufficio comunale, nell’ambito della pianificazione concernente l’emanando Regolamento per la telefonia mobile, consideri l’intera area demaniale aeroportuale di pertinenza del Comune di Gorizia come utilizzabile per l’istallazione di antenne ad uso della telefonia mobile. Va sottolineato come le normative emanate dall’E.N.A.C. già in vigore da lungo tempo, prevedano i cosiddetti sentieri di atterraggio e decollo che per ovvi motivi di sicurezza devono rimanere sgombri da qualsivoglia ostacolo e, contemporaneamente, impongano di avere adeguate zone di rispetto nelle aree adiacenti. Alla luce di tali premesse appare quindi opportuno chiedere se tale decisione sia frutto di una grossolana svista, ovvero se la stessa configuri implicitamente una scelta di utilizzo dell’intera area aeroportuale alternativo a quella di sviluppo di un polo aeronautico. In caso di un’errata valutazione tecnica, al fine di evitare compromissioni all’attuale fase di sviluppo del nuovo sito industriale, destinato a consentire una notevole espansione dell’attività di volo complessiva dell’aeroporto, si chiede se sia stata valutata la necessità di segnalare come NON disponibile per l’istallazione di antenne l’intera area in questione, rinviando ad un urgente esame con il C.d.A. dell’Aeroporto Amedeo Duca d’Aosta SpA la possibilità di future installazioni solo in aree marginali e che, in ogni caso, non interferiscano con l’attività di volo da sviluppare e con le relative apparecchiature preposte alle comunicazioni radio terra – bordo – terra. Si chiede, infine, in vista dell’aumento della partecipazione del Comune di Gorizia alla predetta società, se sussista un reale interesse allo sviluppo dell’attività aeroportuale e se ci sia un concreto progetto di questa Giunta per la riqualificazione funzionale ed infrastrutturale dell’area, che favorisca gli insediamenti industriali previsti, nell’ottica di un più ampio piano di rilancio economico ed occupazionale del territorio. Stefano Abrami 12/11/2012
Al Sindaco del Comune di Gorizia Dott. Ettore Romoli Comune di Gorizia INTERROGAZIONE Considerato - che con Deliberazione della Giunta Comunale del Comune di Gorizia n. 0217 dd. 30/08/2012 si è dato il via alla fase sperimentale di un sistema di circolazione del traffico veicolare “a rotatoria”, che riguarda l’intersezione delle vie Trieste, Duca d’Aosta, Ristori, Alfieri e Trento; - che tale sistema prevede anche l’inversione dei sensi unici di marcia tra le vie Trento, Donizetti e Alfieri, ed impatta in modo significativo sulle abitudini di circolazione di lavoratori e studenti; - che l’intersezione interessata dall’intervento rappresenta uno dei punti critici della circolazione cittadina, convogliando i flussi in entrata alla città tanto dal sottopasso della Stazione, quanto dalla rotatoria di via Trieste; - che l’intersezione suddetta si colloca sulle direttrici di marcia quasi inevitabili per raggiungere diverse scuole ed istituti della città; - che tale nuova organizzazione è prevista dal progetto denominato “Aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano di Gorizia” regolarmente approvato dal Consiglio Comunale in data 23/03/2005; - che la riorganizzazione dell’intersezione in questo senso prevede una prima fase interessata dalla modifica dei marciapiedi, del parcheggio adiacente e dei sottoservizi, la preparazione del sottofondo stradale, l’asfaltatura e la predisposizione delle delimitazioni e della segnaletica, come si evince dalla Relazione dell’Ufficio del Traffico dd. 27/08/2012; - che, a partire dal 10/09/2012, Isontina Reti Gas avvierà un intervento di sostituzione che interesserà direttamente le tubature del gas di via Ristori, ed indirettamente i collegamenti con via Duca d’Aosta e via Trieste; - che l’avvio di tali lavori coincide con l’inizio dell’anno scolastico per la gran parte delle scuole ed istituti cittadini, con conseguente logica previsione di largo afflusso di mezzi pubblici e privati, concentrati in particolari fasce orarie, destinato ulteriormente ad aumentare con l’avvento della stagione autunnale e delle giornate di pioggia; il sottoscritto, Consigliere Comunale di Italia dei Valori, interroga il Sindaco per poter informare il Consiglio e la cittadinanza sui seguenti quesiti: · l’intervento di Isontina Reti Gas riveste carattere di urgenza ed appare improrogabile? · la necessità di tale intervento si è manifestata in modo imprevedibile, ovvero era già nota già nei mesi precedenti, potendo quindi consentire una calendarizzazione dei lavori nei mesi di minor traffico? · l’avvio della fase sperimentale del sistema “a rotatoria” poteva essere anticipato nei mesi estivi, ovvero per lo stesso si può ipotizzare un posticipo all’estate 2013, in modo da evitare l’infelice coincidenza del blocco temporaneo e del successivo stravolgimento della circolazione con l’inizio e lo svolgimento dell’anno scolastico? · quanti giorni di blocco della circolazione sono previsti per portare a termine la prima fase di realizzazione della rotatoria, comprendendo l’ultimazione dei lavori di Isontina Reti Gas, la predisposizione della sede stradale e dei marciapiedi, l’asfaltatura e l’apposizione della segnaletica? · in che tempi si prevede il passaggio alla seconda fase, con la sistemazione definitiva degli spartitraffico, la sistemazione a verde delle aiuole e l’asfaltatura delle vie limitrofe? Si chiede cortesemente una risposta scritta su ognuno di questi quesiti. Gorizia, 10/09/2012 ____________________________ STEFANO ABRAMI Italia dei Valori

domenica 28 ottobre 2012

LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO! Gorizia non è esente dal rischio di dissesti idrogeologici che potrebbero causare notevoli danni non solo economici ai nostri cittadini. Mi auguro che i nostri amministratori non facciano orecchie da mercante e si attivino per mettere in sicurezza quanto prima i punti più fragili - vedi Piedimonte,Calvario, San Mauro ad esempio - della nostra città.Le piogge di questi giorni ci diranno in maniera implacabile se hanno lavorato bene e stanno lavorando per il bene della nostra comunità

mercoledì 13 giugno 2012

Nota sulla Sanità Isontina

Trova ampio spazio sulla stampa, da diversi mesi a questa parte, il dibattito sulla sopravvivenza del Punto Nascita di Gorizia. Nel corso del primo Consiglio Comunale, il consigliere Gentile del Popolo di Gorizia ha duramente criticato i due assessori (Romano e Del Sordi) impegnati nel comitato per la tutela del Punto Nascita, arrivando a chiederne preventivamente le dimissioni nel caso di sconfitta. Pare senz’altro strano che sia un consigliere di opposizione a prendere le difese di due assessori attaccati da un rappresentante della loro stessa maggioranza, tuttavia mi sembra quantomeno onesto riconoscere a Del Sordi e Romano il coraggio di essersi esposti in prima persona, cosa che non si può dire dello stesso Gentile, fatto salvo il recente intervento a mezzo stampa, a buoi abbondantemente fuggiti dalla stalla. E’ quantomai importante, invece, non concentrare l’attenzione sulla sola battaglia per il Punto Nascita, per non farne lo “specchio per allodole” su cui sviare lo sguardo dai reali e più urgenti problemi della sanità isontina, sempre più avviata a fare da vittima sacrificale sull’altare di quella riforma regionale che Tondo stesso, a colpi di annunci e rettifiche, sembra avere difficoltà a inquadrare. Riforma che punta a risparmi trascurabili, senza cogliere le reali sovrapposizioni ed inefficienze, e che sottovaluta i pesanti disservizi e gli stessi ingenti costi di attuazione. Si propone pertanto agli organi comunali, Sindaco e giunta in primis, nonché al Consiglio in modo trasversale, tramite tutti i suoi rappresentanti, ed alle segreterie dei partiti, di formalizzare fin dalla prossima seduta un concreto e fattivo impegno alla mobilitazione per la salvaguardia della qualità dell’offerta sanitaria goriziana nel suo complesso, anche con una chiara campagna di pressione elettorale in vista delle regionali del prossimo anno, ai danni di quelle coalizioni che non presenteranno in modo inequivocabile un convincente programma di rilancio e di mantenimento di tutte le specialità essenziali dell’ospedale di Gorizia. In mancanza di tale impegno, Italia dei Valori sarà coerente nel chiedere senza esitazione le dimissioni del Sindaco e dell’intera Giunta, complici silenziosi di un’altra sconfitta della città in quanto incapaci di lottare per la comunità ed i suoi basilari bisogni, non riconducibili a pure logiche di risparmio. Stefano Abrami, Consigliere Comunale Gorizia, I.D.V. 11/06/2012

domenica 3 giugno 2012

Signor Sindaco, Signori Assessori, Colleghi Consiglieri Comunali voglio aprire questo mio primo intervento rivolgendo un franco ringraziamento ai 489 elettori che, con la loro espressione di fiducia, hanno consentito al gruppo di Italia dei Valori di essere presente in questo Consiglio Comunale. E’ nel rispetto di questa fiducia, e, personalmente, delle numerose preferenze di cui mi ritengo onorato, e per ognuna delle quali mi sento profondamente responsabilizzato, che Italia dei Valori si appresta a svolgere, per il secondo mandato consecutivo, il delicato ruolo di opposizione. E si propone di farlo in modo serio e non preconcetto, ragionando volta per volta sugli argomenti posti in discussione, pronta ad appoggiare qualsiasi iniziativa tesa al servizio della città, ma risoluta ad un’opposizione ferma e intransigente per tutte quelle circostanze in cui il bene del cittadino non venga inequivocabilmente tutelato. Più che mai, quindi, la nostra opposizione verrà esercitata nel rispetto imprescindibile di quei valori su cui intendiamo tenere alta la guardia nel corso di tutto il mandato: onestà, legalità e trasparenza. Valori su cui non intendiamo accampare diritti di esclusiva, ma che, tuttavia, non esitiamo a rivendicare, orgogliosamente, come irrinunciabili e fondanti tanto della nostra presenza nelle istituzioni, quanto della nostra stessa ragion d’essere. Di questo, innanzitutto, sapremo rendere conto ai cittadini. Una Gorizia con un futuro. E’ il progetto, cui si è impegnata per quasi due anni la coalizione che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Giuseppe Cingolani. Un lavoro entusiasmante, condiviso dal basso con i protagonisti di tutti i settori, con gli operatori economici, le associazioni, i cittadini. Progetto plasmato dai contributi delle diverse componenti, impreziosito dalle competenze e dalle professionalità di chi, quotidianamente, si confronta con il territorio, le sue tematiche, i suoi problemi. Ne è nato un programma che, nonostante il risultato delle urne, continuerà a costituire la linea guida del nostro operato nei prossimi cinque anni, seppure dai banchi dell’opposizione. Con un’azione trasparente, costruttiva e propositiva, con un impegno amministrativo che saprà costantemente tradursi in un’alternativa concreta, tale da porre la maggioranza di fronte alla responsabilità del vero “buon governo” di questa città. Buon governo che dovrà necessariamente passare per il rilancio dell’economia e dell’occupazione, per la valorizzazione della multiforme cultura, per il consolidamento del ruolo internazionale, per la promozione delle variegate potenzialità turistiche, per l’auspicabile svolta, coraggiosa e inequivocabile, verso una crescita equilibrata, sostenibile ed ecologica, ma anche e prima di tutto per la salvaguardia di quei servizi e di quelle opportunità che una città capoluogo si merita. Su questi argomenti, e su altro ancora, la coalizione di centro sinistra ha investito passione, energie, idee e competenze. E attorno a questi temi, anche come opposizione, continueremo ad ispirare la nostra presenza, con un’azione che non sarà rivolta ad adattare idee o mascherare conflitti alla ricerca di un consenso elettorale (strategia che, lo si è visto chiaramente, si è dimostrata più efficace) ma, viceversa, un’azione volta a trovare consensi a quella visione di città che abbiamo condiviso, e a cui continuiamo a credere. Proprio per questo ci proponiamo di essere esigenti e inflessibili. Esigenti nello stimolare l’azione e le decisioni di questo Consiglio; inflessibili nel riferire puntualmente e compiutamente ai cittadini tanto le precise motivazioni delle scelte quanto le responsabilità delle omissioni. Oggi prendiamo atto con grande rispetto del risultato delle recenti elezioni amministrative. Un risultato che riconsegna a Gorizia una guida esperta nell’amministrare la città come un condominio; abile a contenere una maggioranza litigiosa ma obbediente; approssimativa nell’occuparsi dei lavori di recupero nel centro, abbandonando tuttavia al suo destino la periferia; e così oculata nel perseguire il contenimento delle spese correnti da sopprimere la più basilare espressione di partecipazione democratica (i Consigli di Quartiere) ma al tempo stesso così incapace di riconoscere l’insostenibilità economica di una struttura (l’ascensore del castello) i cui costi annui di gestione graveranno pesantemente sulle tasche di quegli stessi cittadini che a più riprese se ne sono dichiarati contrari. Ci sembra quindi doveroso, a questo punto, rimarcare un dato significativo; oltre 20.000 goriziani, pari al 70% dell’elettorato della nostra città, hanno scelto di non votare per il sindaco uscente. Forse perché hanno capito che Gorizia ha bisogno di andare ben oltre a un condominio ben amministrato. Ha bisogno di una sanità puntuale ed accessibile, nello spazio e nel tempo, non di un servizio considerato solo alla stregua di una spesa da razionalizzare. E poco importa al cittadino se questo è un argomento da dibattere su altri palcoscenici, Consiglio Regionale in primis. Gorizia ha bisogno ADESSO di amministratori disposti a schierarsi, a spaccarsi in difesa di ogni singolo servizio, non di una classe dirigente rassegnata e monoliticamente allineata con decisioni già prese più a monte, con evidente danno della città. Ha estremo bisogno di una guida coraggiosa, coinvolgente, entusiasta, che sappia liberare e valorizzare le sue risorse dormienti, le potenzialità inespresse. Di una guida che sappia varare nuovi interventi, mettere in campo altre energie, e non limitarsi a portare avanti, spesso senza riuscire a concluderli, i progetti della giunta precedente. Ed è proprio per le legittime aspettative di quest’altra Gorizia che invito la maggioranza a raccogliere la sfida: disturbare senza paura il sonno della nostra città, svegliare la bella addormentata, lottare per la difesa dei suoi servizi con il coraggio di andare oltre a qualche dichiarazione estemporanea e demagogica; litigare per il suo ospedale, per la sua autonomia, per i pezzi di territorio che mese dopo mese le vengono sottratti, con un indecoroso vantaggio di altre realtà corregionali, i cui amministratori, evidentemente, non stanno a guardare, ma sanno far sentire la propria voce e far valere le proprie ragioni. Ecco, bisogna creare una città viva. Andare, in sostanza, oltre quella buona amministrazione che, alla luce di quanto la maggioranza di centro destra ha realizzato in questi cinque anni, non è stata nient’altro e niente più che una serena “gestione del declino”. La coalizione di centro sinistra, da parte sua, è già concentrata su questo obiettivo. Portarlo, giorno dopo giorno, al centro del dibattito sarà l’impegno concreto dei suoi consiglieri in quest’aula; condividerne le speranze e le battaglie con i cittadini e le associazioni dovrà diventare, invece, la sfida dell’intera opposizione. Forte di questi propositi, al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio ed alla macchina comunale nella sua interezza rivolgo l’augurio di un proficuo lavoro. Ai cittadini l’invito a giudicarlo al termine del mandato.

sabato 7 aprile 2012

Cancellate le circoscrizioni rionali di Gorizia

E' l'ennesimo atto di accentramento di potere e di volontà di spazzare via la storia locale camuffato sotto le mentite spoglie di parole come "razionalizzazione" e "aggregazione", che oramai costituiscono quasi un assunto dogmatico della classe politica che ci malgoverna. Era questa l'unica strada possibile? L'amministrazione attuale ha fatto veramente di tutto per evitare di mutilare un sistema partecipativo e democratico che sta alla base di ogni sana ed onesta gestione che ha cuore i tutti i cittadin senza distinzioni? Noi crediamo proprio di no e faremo di tutto, assieme alle altre forze della coalizione, per ripristinare lo status quo delle cose, convinti che tutti i quartieri hanno pari dignità e sono la spina dorsale della nostra città, un patrimonio storico-culturale che proprio grazie alla presenza di specificità etnico-linguistiche e peculiarità demografiche, ha fatto grande Gorizia.I consigli di quartiere devono ritornare ad esistere, magari sotto forma di associazioni di volontariato, gruppi di interesse, movimenti di liberi abitanti del rione, possibilmente coordinati da un consigliere comunale o comunque un referente che sia in grado di raccogliere tutte le istanze del rione e di portarle alla attenzione di tutto il Consiglio Comunale nella sua interezza.

martedì 7 febbraio 2012

Rinnovo tesseramenti 2012

A tutti gli iscritti al Circolo IDV di Gorizia

E' iniziata la campagna tesseramenti per l'anno 2012.
Le quote di adesione sono rimaste invariate rispetto al 2012: 10,00 euro per i giovani, 10,00 euro per i senior e 20,00 per tutti gli altri.
Vi ricordo che la segreteria è aperta al martedì e giovedì pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30 (Claudio) oppure il giovedì mattina dalle 9.00 alle 11.30 (Mauro).
Entro il 29.02.2012 è necessario confermare all'uffcio nazionale almeno 20 iscritti al circolo IDV di Gorizia.

0481-410673 tel/fax

lunedì 6 febbraio 2012

Si è svolta la prima riunione del Circolo IDV di Gorizia presso la sede di via XXIV maggio 9 alla quale hanno preso parte una decina di iscritti.
Dopo un breve colloquio informale, i presenti si sono confrontati su alcune questioni che interessano la città di Gorizia e,in modo particolare, la campagna elettorale per le Comunali di maggio.
Abbiamo salutato l'ingresso di un nuovo iscritto che ha già iniziato a dare il suo contributo nella sua area di provenienza e di specializzazione ovvero la sanità e le problematiche socio-assistenziali.
Dopo aver rinnovato i tesseramenti, abbiamo festeggiato con un breve spuntino ed un brindisi, l'inizio del nuovo anno di attività associativa.