mercoledì 28 novembre 2012

Al Sindaco del Comune di Gorizia INTERROGAZIONE Dopo anni di oblio finalmente per l’aeroporto di Merna esistono reali possibilità di sviluppo e di un utilizzo sempre più dinamico come infrastruttura dedicata al volo da diporto e sportivo. Il rinnovamento dei vertici societari, l’interesse di alcune società attive nel settore aeronautico (la ditta Pipistrel in primis, con il tenace e costante impegno del suo rappresentante in Italia) di costruire una struttura produttiva all’interno dell’area aeroportuale, l’avvio del completamento del collegamento autostradale sono fattori che, finalmente, hanno riportato al centro del dibattito il destino e la riqualificazione dell’area. Diversi sono gli obiettivi: · rilancio dell’attività aeroportuale in senso stretto (aero club, paracadutismo, traffico privato amatoriale e commerciale) · sviluppo di un polo produttivo aeronautico, con investimenti ulteriori nelle subforniture e nell’indotto, in particolare con il recupero funzionale degli insediamenti produttivi dismessi della zona industriale adiacente l’area aeroportuale · ristrutturazione e valorizzazione degli immobili esistenti nell’area, con l’arricchimento dell’offerta di servizi · implementazione e ottimizzazione delle infrastrutture circostanti, con il completamento del collegamento autostradale e l’utilizzo delle strutture dell’autoporto In tale contesto, e considerando l’attuale situazione non ancora consolidatasi da un punto di vista industriale, appare veramente sconcertante che il preposto ufficio comunale, nell’ambito della pianificazione concernente l’emanando Regolamento per la telefonia mobile, consideri l’intera area demaniale aeroportuale di pertinenza del Comune di Gorizia come utilizzabile per l’istallazione di antenne ad uso della telefonia mobile. Va sottolineato come le normative emanate dall’E.N.A.C. già in vigore da lungo tempo, prevedano i cosiddetti sentieri di atterraggio e decollo che per ovvi motivi di sicurezza devono rimanere sgombri da qualsivoglia ostacolo e, contemporaneamente, impongano di avere adeguate zone di rispetto nelle aree adiacenti. Alla luce di tali premesse appare quindi opportuno chiedere se tale decisione sia frutto di una grossolana svista, ovvero se la stessa configuri implicitamente una scelta di utilizzo dell’intera area aeroportuale alternativo a quella di sviluppo di un polo aeronautico. In caso di un’errata valutazione tecnica, al fine di evitare compromissioni all’attuale fase di sviluppo del nuovo sito industriale, destinato a consentire una notevole espansione dell’attività di volo complessiva dell’aeroporto, si chiede se sia stata valutata la necessità di segnalare come NON disponibile per l’istallazione di antenne l’intera area in questione, rinviando ad un urgente esame con il C.d.A. dell’Aeroporto Amedeo Duca d’Aosta SpA la possibilità di future installazioni solo in aree marginali e che, in ogni caso, non interferiscano con l’attività di volo da sviluppare e con le relative apparecchiature preposte alle comunicazioni radio terra – bordo – terra. Si chiede, infine, in vista dell’aumento della partecipazione del Comune di Gorizia alla predetta società, se sussista un reale interesse allo sviluppo dell’attività aeroportuale e se ci sia un concreto progetto di questa Giunta per la riqualificazione funzionale ed infrastrutturale dell’area, che favorisca gli insediamenti industriali previsti, nell’ottica di un più ampio piano di rilancio economico ed occupazionale del territorio. Stefano Abrami 12/11/2012

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